mercoledì 29 aprile 2009

LE FARFALLINE ALLA DUNA

Ciao amici, sto per raccontarvi il nostro sabato all'apertura della duna...leggetelo attentamente perchè non capiterà mai più!!!! ahahhahah...
Dunque partiamo con il dire che siamo andate via in pullman organizzato da dei nostri amici di Sassuolo ( grazie Enfry)...la partenza era prevista per le 3 circa... ci becchiamo a casa mia intorno alle 2 per preparare tutto l'occorrente per la Duna: Spritz e Martini Lemon...
Sembravamo il piccolo chimico...metti un pò di vino, no un pò più di aperol...acqua tonica???? è alcolica??? no allora non serve.. tra un assaggio e l'altro tempo 10 minuti eravamo ubriache e cariche come delle molle...riempiamo le bottiglie di plastica da vere barbone nello zainetto ( peccato non avessimo quello della leopard) e via che si parte verso il pulman.
Arriviamo all'appuntamento e ci guardiamo intorno: una bolgia di ragazzi età media 20 anni...non tanto i maschietti che avevano un anno o due al massimo meno di noi ma le ragazze...tutte piccoline che noi a confronto sembravamo le loro zie!!!! che invidia!!!!!! cmq già un pò imbananate ridiamo e ci divertiamo come delle matte...ma..appena tiriamo fuori la bottiglia di spritz ci rendiamo conto che tutti ci guardano con gli occhi fuori dalla orbite con la faccia sconvolta di chi pensa ma che caxxo è quell'intruglio???? no ragazzi non è tè o una tisana è spritz....( da li soprannominata la bevanda degli anzia) in effetti tutti ci davano di birra o vino...cmq...saliamo sul pulman già bele che andate...appena salite Pasquale l'autista che è diventato il nostro mito ci fa la ramanzina,non sporcate, chi vomita pulisce, non fumatevi le canne...ecc ecc..cominciano a girare lattine di birra che era una meraviglia...ovviamente noi nonostante la birra non ci piaccia tantissimo non potevamo dire di no...neanche il tempo di entrare in autostrada che avevamo giù fumato 15 paglie e rovesciato non so quanta birra....




cmq tra una risata e l'altra con tutti i ragazzi simpaticissimi, una birra e una paglia e le 5 volte che ci siamo fermati in autogrill arriviamo in duna alle 7 30...ci eravamo persi l'happy...:-( scendiamo volando perchè l'Alli doveva correre in bagno..e ci troviamo travolte da un mare di persone...ma in quanti cacchio eravamo in duna???????? cmq arriviamo davanti ai bagni e neanche a dirlo km e km di fila....io e l'Alli ci guardiamo e ci infiliamo nella fila praticamente mancava una persona poi toccava a noi...incredibilmente nessuno ci dice niente che se qualcuno lo avesse fatto a noi sarebbe scattata sicuro la rissa.. ma a un certo punto si gira la tipa che avevamo davanti, mi guarda e mi fa: " vi ho visto ve...tocca a me prima" io la guardo sconvolta e le dico "ma scusa ma sei davanti tocca a te poi tocca noi!!" alluci..ma cosa vuoi tu che sei davanti non mi dice niente quella dietro mi rompi le palle tu???? ma va in bagno e non mi tassare...cmq andiamo riusciamo ad andare in bagno, finito in bagno a me viene una fame paura...andiamo nel baretto fuori per una piada dove incontriamo i nostri amici, giuro gente ci saranno state 500 persone in fila....non ce la potevamo fare...presa dalla disperazione perchè avevo troppa fame decidiamo di andare nel baretto dentro per vedere come era l'andazzo..(gran bella idea se se ) ci incamminiamo ma all'altezza dell'entrata c'era cosi tanta gente che rimaniamo incastrate dalla bolgia e il peggio era che tutti uscivano e noi volevamo entrare!!!! il nostro amico ( Nick sei un grande) per un pelo non fa a sberle...noi spingi che ti spingi riusciamo ad arrivare in spiaggia....ma ci era sceso tutto!!! non c'era un angolo vuoto giuro, proviamo ad andare allo zanzibar ma sempre un milione di persone...cmq ci mettiamo in fila per mangiare una pizza.....2 ore giuro 2 ore per mangiare una pizza merdosa!!!!! con almeno lo stomaco pieno torniamo in duna....ma...zero musica, un freddo polare i coglioni ormai girati troviamo tregua su una panchina...vi risparmio i pezzoni che ci hanno attaccato e la gente che abbiamo incontrato... a parte questa che ve la devo raccontare..stavo morendo di sete mando un nostro amico a prendere una bottiglia d'acqua...appena arriva la secchiamo praticamente tutta.. ne era rimasto solo un goccio..mi guarda una spagnola e mi fa me la dai???? e io ehhhhhhhhhhhhhhh????? chiedimi un rene ma non l'acqua lla fine le abbiamo regalato la bottiglia di spritz che ha molto apprezzato!!!!!
arriva il momento di ripartire ci fermiamo un secondo in bagno ( siamo sempre passate davanti a tutti) poi io volevo fermarmi a prendere una bottiglia d'acqua ma c'era troppa gente in fila e allora rinuncio ( uno dei errori più grossi della mia vita) ci incamminiamo verso il pulmann...ma c'era una bolgia...non vediamo nessuno dei nostri e non vediamo Pasquale....cerca che ti cerca vediamo un distributore d'acqua...io e la Giuli felicissime mettiamo dentro 2 euro ( le uniche monete che avevamo) ma l'acqua era finita...porca tr...e per le lattine ci mancavano 50 cent...mavaffa...cmq incontriamo gli altri e ci mettiamo buoni buoni e stanchi morti ad aspettare il pulman...all'1 non era ancora arrivato ma per forza...le macchine andavano a passa d'uomo chiamano l'autista e invece di venire lui a prendere noi andiamo noi da lui...cammina che ti cammina saliamo su sto cavolo di pulman..l'autista Pasquale era avvelenato perchè era 2 ore che era in fila...diceva su a tutti e avrebbe voluto stirare tutti....io stavo morendo di sete, la Giuli anche guardavamo gli altri che bevevano con la bava alla bocca.. riusciamo a uscire da Marina che era l'1.30...
noi eravamo veramente stanche morte ma eravamo quasi le uniche perchèi ragazzi invece avevano ancora voglia di fare casino...uno prende il microfono e incomincia a cantare (fino a che un terrone che nessuno conosceva lo ha minacciato di morte eh eh eh povero Albi) gli altri ragazzi davanti a noi che continuavano a parlare e noi che volevamo dormire da vere anzia che avevamo sempre le palle più girate..ad un certo punto l'Alli mi guarda e mi fa " devo vomitare" io mi alzo e corro verso pasquale a chiedergli un sacchetto ma...non aveva un sacchetto ma si può???? mi da il cesto del pattume per altro tutto bucato...io allungo il cestino all'Alli che mi guarda sconvolta..ma Pasquale per fortuna riesce a fermarsi...scendiamo e finalmente l'Alli può vomitare...eh eh eh...poverina...ma il bello è che non ha vomitato perchè ubriaca che ci poteva stare alla grande ma ha vomitato perchè dal freddo le era rimasta la pizza sullo stomaco...che anzia...ahahahhahah...cmq finito ripartiamo...dopo un pò ci fermiamo in autogrill io ero strafelice...avevo una sete boia...mi fiondo dentro e bevo una bottiglia d'acqua poi andiamo verso i bagni e ancora fila....non ne potevamo più...e quindi cosa facciamo??? andiamo in quello degli handicappati... uscite ci mettiamo in fila per pagare la bottiglia d'acqua...ma anche li fila...50 persone davanti... no no sai no...lascio li la bottiglia e usciamo, lo so che non si fa...ma non ce la potevamo fare...risaliamo sul pulmann e sale una tizia del pulman che era in un altro pulmino dietro vede una sigaretta per terra e incomincia a farci la ramanzina...uno dei ragazzi le risponde e si mettono a litigare,ma che voglia avete di litigare alle 4 del mattino??????????????????????????? cmq ripartiamo e finalmente ci addormentiamo...tra i discorsi alluci di Pasquale ( a me non mi piacciono le donne di strada????????) e le chiacchere di chi non dormiva...arriviamo finalmente a casa...eravamo distrutte... questa giornata ci ha fatto capire che:
1. siamo troppo vecchie per la duna
2.senza acqua si sta da bestia
3.dove c'è la bolgia noi strippiamo
4.che il prossimo giro invece che spritz e martini lemon zainetto con acqua e panini.

cmq a parte tutto ci siamo divertite sopratutto a casa mia a fare da bere, dove abbiamo inventato il FARFALLINA SPRITZ vi ha già fornito la ricetta l'Alli, e nel viaggio di andata.

CIAO DUNA E' STATO BELLO MA A MAI PIU'!!!!!!!!!!!!!!!

Maschi??? Tutti cerette e lacrime

Vi post un articolo del mio futuro marito Hugh Jackman...già da questa intervista si puo' capire perchè mi piace tanto!!!!!
«Maschi, non vi capisco più: siete tutti cerette e lacrime»
L'attore Hugh Jackman: «Purtroppo gli uomini hanno perso coscienza del proprio ruolo»
La copertina di «A» con Hugh Jackman Mutante sì, ma romantico. Puoi avere artigli di metallo e il cuore in mano. «Ci vuole sentimento. Oggi gli uomini non corteggiano più. Dicono che non è più di moda, che è roba da deboli… Tutte scuse. La verità è che sono troppo pigri. Io sarò all’antica ma adoro fare la corte a una donna». Inevitabile che a un certo punto la tentazione di toccare Hugh Jackman diventi travolgente. E non (beh, non solo) perché è un metro e 92 di muscoli tesissimi sotto una maglia verde militare strategicamente attillata. No. Per capire se è reale o un supereroe da fantascienza come il protagonista di X-Men Le origini – Wolverine, il prequel delle avventure del mutante Jimmy Logan, al cinema in questi giorni. «Oggi il messaggio è: prenditi la donna che vuoi. È come girare per il supermercato con la lista della spesa. Tette grosse, ok. Sedere alto, ok. Non rompe. Perfetta. Invece la domanda che bisogna porsi non è “cosa voglio?”, ma “cosa ho da offrirle?”». Gentile, alla mano, sempre pronto a versare da bere, a scostare una sedia, a lanciare sorrisi: Hugh Jackman, australiano, 40 anni, secondo People l’uomo più sexy del mondo, sembra avere un solo difetto. È felicemente sposato (ancora per poco). «E il mio matrimonio», chiarisce «è la più grande avventura della mia vita». Meglio di qualunque saga da fumetto.
Un uomo d’altri tempi.
«Purtroppo gli uomini hanno perso coscienza del proprio ruolo. Si depilano. Sulla mensola del bagno hanno più cremine delle donne. Sono timidi, piangono...».
Lei non piange mai?
«Non molto. Deve capirmi: sono cresciuto in Australia, dove tra uomini ci si saluta schiarendosi la voce e se due si abbracciano apriti cielo. Certo, anch’io a volte mi commuovo. Ma l’odierno concetto di virilità non lo capisco proprio».
Ce l’ha con il maschio depilato?
«Una volta la rappresentazione della mascolinità era ben diversa. Nella scultura, nella pittura, gli uomini erano grandi e forti, con grandi pance per ridere di cuore. La loro fisicità era la trasposizione di una solidità interiore. Oggi sulle riviste di moda gli uomini sono tutti anoressici, pallidi, stretti nelle spalle. Sembrano sempre costipati. E quando parlano sembra che squittiscano. È l’esteriorizzazione della loro debolezza. Sono diventati femmine».
Come ha conquistato sua moglie, l’attrice Deborra-Lee Furness? (ma che domanda è??????????)
«Ci siamo conosciuti sul set della serie tv Correlli. Lei interpretava una psicologa e io un detenuto. Passavamo molto tempo insieme e siamo diventati amici. Ma se lei non c’era io diventavo nervoso e infelice. Così ho capito: avevo perso la testa. E ho ingranato la retromarcia».
Perché?
«Ero spaventato. Non le ho rivolto la parola per due settimane. Se proprio dovevo farlo ero freddo, scostante. Poi una sera ho dato una festa per la troupe. Lei dopo un paio di bicchieri di vino mi fa: “Ce l’hai con me per qualche motivo? ” E io: “Ti chiedo scusa, non volevo ferirti. La verità è che ho preso una sbandata per te. Ma non preoccuparti, ne verrò fuori al più presto’”». E lei? «Mi ha guardato con sufficienza e con distacco ha detto: “Ah, davvero?”. Volevo morire. Poi, dopo avermi lasciato cuocere per una ventina di secondi, ha aggiunto: “Sai, anch’io ho perso la testa per te”».
Romantico.
«Sì, però le cose si sono subito complicate. Deb era molto più grande di me (14 anni di differenza, ndr). E si era ripromessa di non uscire mai più né con attori né con uomini sotto i trent’anni. Io ero un attore e di anni ne avevo 26. Così voleva lasciarmi. È stato allora che ho dovuto puntare i piedi e cominciare a lottare».
Che ha fatto?
«Le ho detto: “Basta così. Adesso noi ci sposiamo”. Okay, forse sono stato un pochino più eloquente, ma il senso era quello. Ha funzionato: abbiamo appena festeggiato il nostro tredicesimo anniversario».
Sua moglie non teme la concorrenza di donne più giovani?Il fatto che lei sia così corteggiato?
«Un po’. Infatti non è molto contenta che io sia così in forma. Mi preferisce quando mi lascio un po’ andare. Dice che il compito di un marito è di mettere in mostra la moglie, non di oscurarla. Però poi la sera, quando siamo soli, i miei muscoli le piacciono molto».
Quante ore di allenamento ci vogliono per ottenere il fisico di Wolverine?
«Tante. Ma è più importante ciò che mangi. Per questo film mi sono rivolto a un body builder. Non volevo solo dei muscoli alla Schwarzenegger: dovevo sembrare animalesco. Andavo in palestra per un’ora e mezza al giorno e mangiavo ogni tre ore. Dovevo consumare un pasto completo prima di ogni allenamento. Iniziavo alle cinque e mezza del mattino, quindi dovevo svegliarmi alle tre e mezza per mangiare. Sei albumi e una fetta di pane integrale. Disgustoso». Uno dei temi del suo film è la diversità. Lei si è mai sentito diverso?
«Tante volte. Quando avevo otto anni i miei genitori si sono separati. Sono rimasto con mio padre e i miei quattro fratelli, tutti più grandi. Ma io volevo mia madre. Anche se la odiavo per avermi abbandonato. Mi sono chiuso in me stesso, mi nascondevo da tutti, non parlavo più. Ma il vero momento di crisi è arrivato qualche anno più tardi. Mi sentivo sempre fuori posto: in famiglia, a scuola, all’università. Ero un ragazzo molto arrabbiato. Ce l’avevo con la vita, con mio padre, con tutto».
Come ne è uscito?
«Iniziando a recitare: solo allora ho sentito per la prima volta di appartenere a qualcosa. Finalmente non ero più quello diverso. Avevo trovato la mia tribù. Ma raggiungere l’equilibrio è stato molto difficile. Anche adesso a volte esplodo. E in quel caso è meglio non avermi vicino». Che cosa la fa arrabbiare?
«Me stesso. La mia stupidità. La mia mancanza di coraggio. La mia paura di prendermi delle responsabilità».
Eppure di responsabilità se ne è prese. Lei e sua moglie avete adottato due bambini, Oscar e Ava. Nove e quattro anni.
«Mi creda, un lavoraccio. Sono viziatissimi. Mio padre era un contabile. Con cinque figli da mantenere non giravano tanti soldi. Ma per loro il lusso è la normalità. Per questo cerco di tenerli coi piedi per terra. Ma non è sempre possibile. Oscar mi ha accompagnato nel tour europeo per la promozione di Australia. La produzione ci aveva messo a disposizione un jet privato. Tornati in America siamo andati a trovare degli amici, ovviamente con un volo di linea. In coda al check-in lui ha gridato davanti a tutti, “Papà, anche questo è un volo privato?” Gli altri passeggeri mi hanno guardato malissimo».
Mica male, pretendere un jet privato a nove anni.
«Già, così sono tornato in biglietteria e ho chiesto due posti in classe economica. Oscar si è lamentato tutto il tempo, ma spero gli sia servito di lezione».
In Wolverine c’è molta violenza: gli permetterà di vederlo?
«Non so. È già fin troppo manesco. È un po’ com’ero io alla sua età. Ha grossi problemi a rispettare l’autorità. Quando ho girato X-Men 2 ho portato a casa una ventina di pupazzetti che raffiguravano il mio personaggio. Lui li ha decapitati tutti».
Un po’ inquietante, non trova?
«Gli ho regalato un sacco da pugilato con sopra la mia faccia. Ogni volta che si comporta male e lo mando in camera sua, inizia a prenderlo a pugni. È il suo modo di sfogarsi. Cerco di vedere la cosa dal lato positivo: risparmio un sacco di soldi di psicoterapia» (ride).
Lasciamo perdere la famiglia. Gli sguardi delle donne la mettono mai a disagio? «Dipende. Una notte mi sono svegliato di soprassalto: mia figlia piangeva a dirotto. Mi sono precipitato in camera sua, l’ho presa in braccio. C’era la bambinaia. Le ho chiesto: “È molto che piange?”. E le ho fatto il terzo grado. Sono andato avanti un pezzo. Poi mi sono accorto che mi guardava sconcertata dalla vita in giù. Ho abbassato gli occhi: ero completamente nudo».
Questa intervista mi ha distrutto!!!!!!!!!!!!! IO VOGLIO UN UOMO COSI'...CHE DORMA NUDO!!!! eh eh eh eh vorrei tanto essere la bambinaia dei suoi figli!!!!!!!!!!!!!!!!
p.s. è proprio vero che la bellezza non conta...la moglie è un roito!!!!!!!!!!!