mercoledì 6 maggio 2009

BIRKIN BAG - HERMES

Le star di Hollywood non ne possono fare a meno. E anche le comuni mortali come noi sognano di poterne sfoggiare una prima o poi. Stiamo parlando della Birkin, la borsa che oltre ad essere un must senza tempo, rappresenta anche un segno di distinzione, uno stile di vita, un modello da seguire che tutte le donne e le ragazze del mondo vorrebbero poter indossare almeno una volta nella vita. Perchè una borsa Hermes Birkin non è un semplice accessorio, ma un pezzo di stile da mettere in mostra con orgoglio. E’ dal 1984 che questa particolare bag è entrata nell’immaginario femminile come un sogno da raggiungere prima o poi nella vita. Un sogno che l’ideatore, Jean Louis Dumas, è riuscito ad interpretare e a mettere in pratica alla perfezione. Una borsa senza tempo che riesce ad essere al tempo stesso altamente elegante, senza però dimenticare la necessità di ogni donna di portare con sè mezza casa ogni volta che esce anche solo per una passeggiata. Ed è forse questo il segreto del successo infinito della Birkin di Hermes: è riuscita a far sposare alla perfezione due condizioni e due caratteristiche tanto lontante ma assolutamente indiscindibili per una donna.

Birkin Bag
La Birkin bag è una borsetta, realizzata dai manifatturieri del marchio Hermès. Prende il suo nome dall’attrice Jane Birkin.
Il costo per una birkin bag varia da approssimativamente 5000 dollari, fino ad arrivare a più di 50.000. Una birkin bag di pelle di coccodrillo, ed impreziosita da diamanti è stata battuta all'asta nel 2005 per 65.000 dollari. Le ordinazioni per speciali modelli di birkin bag possono superare anche i due anni di attesa, prima di essere evasi. La stessa Jane Birkin raccontò alla giornalista Dana Thomas la propria versione: nel 1984 durante un volo da Parigi a Londra, dove viaggiava anche Jean-Louis Dumas, lo stilista di Hermès, lei aprì la sua borsa di Hermès dalla quale cadde una moltitudine di fogli e appunti. Dumas allora prese la sua borsa e gliela restituì qualche settimana dopo, con l’aggiunta di una tasca (che da allora divenne standard). Jane Birkin raccontò a Dumas la propria difficoltà di trovare una borsa per il week - end, che sia allo stesso tempo femminile e comoda. In base alla descrizione del suo ideale di borsa, Dumas ne realizzò il prototipo e gliela fece arrivare a casa. Una versione più pungente è stata raccontata dal regista Andrew Litvack. Egli raccontò che Jane venne chiamata da Hermès per il primo prototipo già nel 1981. L’attrice stava per andarsene con la borsa, quando le dissero che stava dimenticando qualcosa. Jane, imbarazzata, allora realizzò che volevano farle pagare la borsa. Dopo l’episodio, racconta Litvack, Jane venne rimborsata e ora riceve il 10% di sconto da Hermès.
Nella cultura popolare la birkin bag è diventata simbolo di lusso e la stessa Jane Birkin ha dichiarato che la fama della borsetta ha di gran lunga superato la sua. In anni recenti la birkin bag è stata spesso citata in popolari serie televisive come Sex and the City (ovvio), Una mamma per amica, e Will & Grace. La borsa è nominata anche nella stagione finale de I Soprano ed in Gossip Girl.
Alla birkin bag fa anche riferimento Lil' Kim nel brano Doing It Way Big, Jay-Z e Beyonce nel brano Deja Vu e nuovamente nel brano '03 Bonnie & Clyde e Madonna nel video di Give It 2 Me. Riferimenti alla borsa vengono fatti anche nel musical ispirato al film La rivincita delle bionde.
Un bizzarro incidente capitò nel 2006 all’aeroporto Heathrow di Londra, quando venne rubata la Birkin arancione dell’attrice Lindsay Lohan, che conteneva oggetti per un valore che arrivava a 1.000.000 di dollari. Fortunatamente, la borsa venne ritrovata.
Potrei uccidere per questa borsa...

Il Manchester in finale

Come riporta il corriere.it il Manchester United ha staccato il biglietto per Roma, dove si disputerà la finale della Champions League. Mercoledì conoscerà la rivale che uscirà nell'incontro tra Chelsea e Barcellona (0-0 all'andata). Dopo l'1-0 dell'Old Trafford, i Red Devils passano agevolmente anche a Londra con un perentorio 3-1. Park Ji-sung e Cristiano Ronaldo dopo soli undici minuti del primo tempo chiudono il discorso, poi il sigillo del 3-0 del Pallone d'oro nella ripresa. Nel finale il gol della bandiera su rigore dei Gunners.

MANCHESTER - Dopo undici minuti il Manchester United è già in finale. L'Arsenal non aveva ancora le prime gocce di sudore in fronte e prima Park Ji-sung all'8' (bravo a sfruttare un errore della difesa dei Gunners), poi Cristiano Ronaldo tre minuti dopo (su punizione che sorprende il portiere Almunia) riducevano a zero le ambizioni di rimonta dei londinesi, che speravano di recuperare l'1-0 dell'Old Trafford. Troppa la differenza in campo tra la squadra di sir Alec Ferguson e quella guidata da Arsène Wenger, che dopo il colpo del k.o del Pallone d'oro è andata in confusione. Al 18' Rooney ha sfiorato il terzo gol e il primo tempo è finito senza una vera palla gol per l'Arsenal. Nella ripresa la musica non cambia: l'Arsenal attacca a testa bassa per cercare il gol della bandiera, ma al 16' subisce il terzo gol: Rooney s'invola in contropiede sulla sinistra, passa al centro e Ronaldo puntuale insacca. Van Persie su rigore concesso dall'arbitro Rosetti fissa il risultato sul 3-1 al 31'. Roma aspetta i Red Devils il 27 maggio.

Non me ne puo' frega' de' meno della champions...ma il mio Cri ieri è stato strepitoso...dovevo scriverlo!!!!! ^_^

un po' di Foscolo...

ALLA SERA
Forse perché della fatal quïete
tu sei l'immago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
A ZACINTO
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra;
a noi prescrisseil fato illacrimata sepoltura.

SIAMO NOI LE VIPS