mercoledì 22 aprile 2009

...FRASI CELEBRI DEL LIBRO TWILIGHT

La nostra relazione non poteva continuare in quel modo, in equilibrio sulla punta di un coltello. Prima o poi saremmo caduti, da una parte o dall'altra della lama, e ciò dipendeva esclusivamente dalle sue scelte, o dai suoi istinti. Io avevo preso una decisione prima ancora di rendermene conto razionalmente ed ero pronta a rispettarla fino in fondo. Perché niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di allontanarmi da lui...

La tua ora è suonata quando ti ho conosciuta.

Ora che sapevo del mio segreto pauroso non potevo fare niente. Perché quando pensavo ad Edward, alla sua voce, al suo sguardo ipnotico, al magnetismo della sua personalità, non desideravo altro che trovarmi accanto a lui.

E così il leone si innamorò dell'agnello.

"Non hai fame?", chiese lui, distrattamente. "No". Non mi andava di dirgli che ero a stomaco pieno... di farfalle.

Non ho mai pensato a come sarebbe stata la morte, ma morire per qualcuno che si ama è un bel modo per morire.

"Prima o poi capirò", lo avvertii. "Meglio che non ci provi." Era tornato serio. "Perché?" "E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?" Sorrise.

Se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso.

Lui si allontanò di scatto, liberandosi senza difficoltà dalla mia presa. "Accidenti Bella" sbottò ansimante "tu mi vuoi morto, altroché!" Mi piegai in avanti, appoggiandomi alle ginocchia per non perdere l'equilibrio. "Tu sei indistruttibile", sussurrai, senza fiato. "Lo credevo anche io, prima di conoscerti"

"Ti amo" disse "è una giustificazione banale per quanto faccio, ma sincera".

Il resto del mondo non mi interessa, se non ci sei tu.

A volte capita di trascinare il coraggio fino al punto in cui diventa pazzia.

Ecco, tu sei esattamente la mia qualità preferita di eroina.

"Quante volte" chiesi disinvolta.
"Come? " Sembrava l'avessi distolto da chissà quale catena di pensieri.
Non mi voltai. "Quante volte sei venuto qui? ".
"Vengo a trovarti quasi tutte le notti".
Mi voltai di scatto, stupita: "Perché?"
"Sei interessante quando dormi". Lo diceva come se niente fosse. "Parli nel sonno".
"No! " sbottai, rossa di vergogna fino ai capelli.
Era dispiaciuto, glielo leggevo negli occhi. "Sei tanto arrabbiata con me?"
"Dipende! " Mi sentii come se qualcuno mi avesse rubato l'aria.
Aspettò che chiarissi.
"Da... " mi sollecitò dopo un po'.
"Da quel che hai sentito! " strillai.
All'istante, in silenzio si materializzò al mio fianco e mi prese le mani con delicatezza.
"Non essere così sconvolta" Si chinò su di me e da pochi centimetri di distanza mi fissò negli occhi.
Ero imbarazzata, e cercai di distogliere lo sguardo.
"Ti manca tua madre" sussurrò.
"E che altro?" Sapeva dove volevo arrivare.
"Hai pronunciato il mio nome" ammise.
Sospirai, rassegnata: "Tante volte?"
"Quante sarebbero precisamente - tante-?"
"Oh, no! " chinai la testa.
"Non prendertela con te stessa" mi sussurrò in un orecchio. "Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno".

Ragazze leggete questo libro...non è un consiglio, ma un ordine!!!
Problemi ai piedi per 7 italiane su 10
Unghie laccate e calzature all'ultima moda. Essere «al passo coi tempi» (è il caso di dirlo) può anche comportare qualche prezzo in più da pagare oltre a quello monetario per l'acquisto delle calzature all'ultimo grido. Secondo recenti dati, infatti, ormai sette italiane su dieci patiscono sofferenze di vario tipo ai piedi o altrove nel corpo proprio per le «torture» cui sottopongono le loro estremità. .
GEL E INFEZIONI
«La moda del gel sui piedi sta moltiplicando i casi di infezioni periungueali e di lesioni, all'alluce: problemi che rendono necessaria l'asportazione dell'unghia o ne provocano la caduta. Così, per essere più belle, ci si ritrova con un alluce inguardabile». A condannare senza appello la moda della pedicure con il gel o l'acrilico, importata dagli Stati Uniti e ora tanto in voga anche in Italia, è Mauro Montesi, presidente dell'Associazione italiana podologi (Aip), alla vigilia del XXIV Congresso nazionale di podologia, che si terrà da giovedì a Pesaro. «Con l'arrivo della stagione calda sempre più donne scelgono di farsi applicare il gel sulle unghie dei piedi, per sfoggiare al meglio sandali all'ultima moda - ha dichiarato Montesi all'agenzia di stampa Adnkronos Salute- ma così si espongono al rischio di microtraumi e infezioni difficili da individuare, finchè non è troppo tardi».
PLATFORM E TACCHI VERTIGINOSI
Insidie cui si aggiungono quelle celate dalle scarpe più di moda . «Alcune sono veri e propri "killer" per i piedi femminili - dice l'esperto - A partire dai modelli con platform e tacchi vertiginosi che si vedono quest'anno nelle vetrine: il baricentro è spostato e camminare su queste calzature, piuttosto pesanti, altera la postura ed espone al rischio di distorsioni». Il rischio? «Metatarsalgie, capsuliti, callosità, dita a martello», elenca lo specialista. «Oltretutto questi modelli, con un rialzo notevole per l'avampiede e tacchi davvero altissimi, non sono flessibili: la postura è alterata a lungo. Insomma alcune di queste scarpe rischiano di regalare, oltre ai problemi alle estremitá, anche un bel mal di schiena». «BALLERINE» - Alle critiche dell'esperto non sfuggono le ballerine in gomma tanto di moda fra le giovanissime. «In questo caso l'assenza totale di tacco non aiuta la postura, mentre il materiale non permette al piede di "respirare"», avverte Montesi. Il rischio è quello di ritrovarsi con un'estremità "bollita", con vesciche e spellature.
LA SCARPA GIUSTA
Ma allora qual'è la scarpa giusta? «Una calzatura primaverile o estiva ideale per lei deve essere aperta ma contenere bene il piede, con un tacco di 4-5 centimetri, senza stringhe o lacci che costringano le dita. Insomma, dovrebbe somigliare ai calzari degli antichi romani», aggiunge l'esperto. Un modello certo non adatto a una serata elegante. «Ma uno stravizio ogni tanto è ammesso - concede Montesi - dunque via libera ai tacchi alti per andare a teatro: due ore sui trampoli non fanno troppo male.
NIENTE STILETTI IN UFFICIO
«I problemi sono invece garantiti per chi usa gli "stiletti" in ufficio, perchè in questo modo - spiega - la sofferenza per il piede è destinata a durare tutto il giorno, e alla lunga i problemi arriveranno», assicura. Ma allora cosa fare per coniugare salute e bellezza? L'esperto approva la moda americana di portare con sè delle scarpe comode, da indossare per trovare sollievo, sfoggiando le calzature 'da urlò solo per una breve parte della giornata. Montesi, però, è pessimista. «Nonostante il fatto che il 70% delle italiane abbia problemi ai piedi, dall'alluce valgo alle dita a martello, dalle callosità alle capsuliti, poche rinunciano alle scarpe di moda e alla sofferenza che regalano. Basta gettare per terra una monetina a un matrimonio: chinandosi per raccoglierla - conclude con un sorriso - si vedrà che, sotto il tavolo, tutte le donne presenti si sono sfilate discretamente le scarpe per trovare sollievo. È inevitabile: quando le scelgono non guardano alla comodità, ma piuttosto corrono allo specchio per vedere come slanciano la gamba».
CHI BELLA VUOLE APPARIRE UN POCO DEVE SOFFRIRE....
SI MA NON A QUESTI LIVELLI!!!!!!

BIANCANEVE

Portate pazienza, noi farfalline siamo rimaste un po' bambine (e ho fatto la rima, tiè), ci piaccioni i cartoni animati in generale (anzi NO SOLO quelli della nostra epoca). Ma quelli che ci fanno sognare tutt'oggi e che ogni tanto guardiamo (quando abbiamo tempo) sono i CLASSICI DISNEY
seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee l'amour (io la dico sempre questa frase e l'ho rubata a Lumiere nel cartone La Bella e la Bestia)...

CLASSICI DISNEY
1937 - Biancaneve e i sette nani
1940 - Pinocchio

1940 - Fantasia
1941 - Dumbo
1942 - Bambi
1950 - Cenerentola
1951 - Alice nel paese delle meraviglie
1953 - Le avventure di Peter Pan

1955 - Lilli e il vagabondo
1959 - La bella addormentata nel bosco
1961 - La carica dei 101
1963 - La spada nella roccia
1967 - Il libro della giungla
1970 - Gli Aristogatti
1973 - Robin Hood
1977 - Le avventure di Bianca e Bernie
1981 - Red e Toby - Nemiciamici
1989 - La sirenetta
1991 - La Bella e la Bestia

1992 - Aladdin
1994 - Il re leone
1997 - Hercules

2000 - Le follie dell'imperatore
2001 - Atlantis: L'impero perduto
2002 - Lilo & Stitch
2003 - Koda, fratello orso
(la lista non è completa, ho messo solo quelli che ho visto e che mi sono piaciuto, quelli degli ultimi anni a mio avviso hanno perso il fascino di un tempo...)

Con cosa inizio oggi??? Bhè ovviamente col primo cartone Disney in assoluto: BIANCANEVE

« Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame? »

Biancaneve e i sette nani (titolo originale Snow White and the seven Dwarfs) è il 1° classico Disney.
È stato, infatti, il primo lungometraggio d'animazione prodotto da Walt Disney, che con molta fatica ha portato nei cinema di tutto il mondo uno splendido prodotto, per qualità e fattura, tratto dall'omonima fiaba dei fratelli Grimm.
Interamente creato con mezzi artigianali (disegni a mano) e con gli sfondi realizzati con la tecnica dell'acquerello, ripropone la trama dei fratelli Grimm aggiungendo un finale più romantico (il bacio del principe che risveglia Biancaneve) ed un maggiore approfondimento dei personaggi e, soprattutto, dando un nome ai sette nani (Dotto, Gongolo, Eolo, Cucciolo, Brontolo, Mammolo e Pisolo). Di questa riduzione fu molto criticata la figura della strega, a causa della sua caratterizzazione fortemente negativa rispetto all'immaginario infantile. La scelta di Disney, però, era coerente con il messaggio di fondo che l'autore voleva inviare al suo pubblico, che pragmaticamente supponeva composto anche da adulti: il bene è sempre preferibile al male, e quindi quest'ultimo deve essere descritto come abominevole e terribile.
Trama
Nel doppiaggio del 1938 non c'è alcun narratore ma la storia la si legge sul libro. Con il nuovo doppiaggio hanno cambiato frasi intere e parole singole alle canzoni: la più eclatante è impara a fischiettar che è diventata provate a canticchiar. Il film inizia con la sigla, nella quale è inclusa una dedica firmata da Walt Disney. Successivamente appare un libro che si apre e il narratore parla:
« C'era una volta una bella principessa, di nome Biancaneve.La sua malvagia e vanitosa matrigna, la Regina, temeva che un giornola bellezza di Biancaneve avrebbe superato la sua, così ricoprì laprincipessa di stracci e la mise a lavorare come sguattera.
Ogni giorno la vanitosa Regina interrogava il suo specchio magico:"Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?"E fin quando lo specchio rispondeva:"Sei tu la più bella del reame",Biancaneve restava al sicuro dalla crudele gelosia della Regina »
Biancaneve è una bellissima principessa costretta dalla malvagia regina e strega Grimilde, ad occuparsi delle faccende più umili. Un giorno la regina interrogando il suo specchio magico si sente rispondere che la più bella del reame non è più lei bensì Biancaneve. Verde d'invidia Grimilde ordina a un cacciatore di accompagnare la fanciulla nel bosco, di ucciderla e di portarle il suo cuore, ma l'uomo all'ultimo momento non si dimostra crudele quanto la matrigna e lascia scappare Biancaneve. Persasi nella foresta la principessa raggiunge una casetta deserta e disordinata che con molta buona volontà e con l'aiuto dei suoi amici animali decide di rimettere in ordine, sperando che i suoi occupanti, al loro ritorno, le permettano di restare. I sette nani, cioè gli abitanti della casetta, una volta tornati dalla loro miniera di diamanti acconsentono ad ospitarla, avendo la fanciulla fatto breccia nel cuore di tutti loro con la sua dolcezza e bontà. Ma la regina dopo aver scoperto che Biancaneve è ancora viva decide di passare all'azione in prima persona e si tramuta in una orribile vecchia, dirigendosi quindi alla casetta dei nani con una mela avvelenata da regalare a Biancaneve L'ingenua ragazza accoglie la vecchia mentre i nani sono via e addenta la mela, cadendo in un sonno mortale. La perfida regina rimane però uccisa cadendo in un baratro mentre cerca di schiacciare con un masso i nani nel frattempo accorsi, avvisati dagli animali del bosco. Per Biancaneve però sembra troppo tardi: i nani nonostante tutto non se la sentono di seppellirla e la conservano in una bara di cristallo. Il Principe Azzurro che passava di là, però, riconosce in lei il suo vero amore e la bacia, risvegliandola e portandola infine al suo castello, dove vissero per sempre felici e contenti.
Personaggi
Biancaneve (Snow White), la principessa protagonista della favola e personaggio universalmente noto.
La Regina (Witch/The Queen), malvagia matrigna di Biancaneve, nota anche come Grimilde, nonostante non venga mai nominata così nel film ma solo nelle versioni a fumetti.
Il Principe, destinato a rimanere senza nome nonostante il suo ruolo a dir poco risolutivo.
Il Cacciatore, noto anche come Humbert.
Lo Specchio Magico (Magic Mirror)

I sette nani
Dotto (Doc, cioè dottore), fa sempre il saputello, affetto da esilaranti problemi di pronuncia.
Brontolo (Grumpy, cioè scorbutico), il più scettico riguardo alla permanenza di Biancaneve con loro, ma sotto la scorza dura e gli sbuffi batte un cuore d'oro.
Pisolo (Sleepy, cioè sonnolento), sempre assonnato, è anche quello che indovina il motivo dell'agitazione degli animali del bosco.
Mammolo (Bashful, cioè timido), arrossisce facilmente.
Gongolo (Happy, cioè felice), sempre di buon umore e incline alle burle.
Eolo (Sneezy, da sneeze, starnuto), dal potente starnuto, che lo coglie nei momenti meno opportuni.
Cucciolo (Dopey, "addormentato", nel senso che non è particolarmente sveglio), il più giovane dei nani, non ha mai imparato a parlare ed è calvo.

I sette nani - Ehi Ho
Con pale e con picconi noi ogni dì veniamo qua
è il tipo di lavoro che ci dà felicità
ed è perchè qui sotto cè
i diamanti e d'or una grande quantità
e così, e così, e così, e così,ci trovate sempre qui!
Da mattina a sera siamo intenti a lavorar
scaviamo e spicconiamo tutto quello che ci par
troviam dimanti in quantità
e altre gemme d'ogni qualità
anche se ne abbiamo da buttar
noi seguitiamo a scavar!
Ehi Hooooo,Ehi Hooooo,Ehi Hooooo,Ehi Hooooo!!!!!
Ehi Ho, Ehi Ho, a casa a riposar!
Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho,a casa a riposar!
Ehi Ho, Ehi Ho!
Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho!
Ehi Ho, Ehi Ho, a casa a riposar!
Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, a casa a riposar!
Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho!
Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho, Ehi Ho!