mercoledì 29 luglio 2009

LA LEZIONE DELLA FARFALLA

"Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco. Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro. Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo.
La farfalla uscì immediatamente. Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stentoL’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volareNon successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare.

Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinchè la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con che Dio la faceva crescere e sviluppare.

A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita. Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare. ( ecco perchè noi voliamo, eccome se voliamo)

Chiesi a Dio la forza... e Dio mi ha dato le difficoltà per farmi forte.
Chiesi la sapienza... e Dio mi ha dato problemi da risolveve.
Chiesi la prosperità... e Dio mi ha dato cervello e muscoli per lavorare.
Chiesi di poter volare... e Dio mi ha dato ostacoli da superare.
Chiesi l’amore... e Dio mi ha dato persone con problemi da poter aiutare.
Chiesi favori... e Dio mi ha dato opportunità.

Non ho ricevuto niente di quello che chiesi... Però ho ricevuto tutto quello di cui avevo bisogno.

VIVI LA VITA SENZA PAURA, AFFRONTA GLI OSTACOLI E DIMOSTRA CHE PUOI SUPERARLI.

IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE

IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO LA DONNA:

Lei arriva a casa di lui con 45 minuti di ritardo, ampiamente giustificato dalla scelta del vestito.
Lui la riceve in smoking, musica soft, luce soffusa che viene da candele profumate, un enorme mazzo di rose rosse offertole in ginocchio.
Lei sorride soddisfatta e accetta l’omaggio floreale.
cena romantica A tavola, cena preparata da lui: carpaccio di pesce spada, tagliolini al tartufo bianco, aragosta alla griglia e champagne. Il tutto in porzioni calibrate alla perfezione per la dieta di lei.
Finita la cena, regalino: anello di brillanti dentro la coppa di champagne che le offre mentre l’accompagna in salotto vicino al caminetto. Accetta con un sorriso.
Accende l’impianto, diffondendo per la casa la sua canzone preferita. Ballo lento stretta al suo petto ampio e caldo.
Poesia d’amore scritta appositamente per l’occasione, sussurrata all’orecchio. smack Labbra che si sfiorano e poi finalmente si incontrano in una passione senza fine. Le mani di lui, mantenute perfettamente da una sessione di manicure, che scorrono gentili sul corpo di lei.
Abbandono tra le sue forti braccia. Lui che la solleva e la porta, sempre guardandola negli occhi, in camera, dove li aspetta un enorme letto a baldacchino bianco con cuscini dappertutto. La spoglia lentamente con baci leggeri su tutto il corpo e l’adagia dolcemente sui cuscini.
Lui si spoglia lentamente come uno spogliarellista professionista, il corpo statuario di lui che scivola sul corpo di lei e si sofferma con la bocca nella sua intimita’.
Lei raggiunge l’apice del piacere almeno un paio di volte, cercando di trattenere le sue sedate voglie.
Piatto forte: la sua perfetta virilita’ la riempie; lei rilassata, lui fa tutto il lavoro, con dolcezza e abilita’. Lei raggiunge parecchi orgasmi, in attesa di quello del suo uomo.
Lui la riempie di complimenti, lei si sente bella come un angelo e focosa come un diavolo. Si appaga quando vede che con le sue grazie riesce a far raggiungere l’orgasmo anche a lui.
Lui che si sdraia nel letto al suo fianco ed inizia una pratica di coccole, grattini e bacini che continuano anche durante il sonno di lei.
Sonno profondo da bambina, la mattina dopo colazione a letto.

IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO L’UOMO:

Arrivo a casa di lei, gli apre la porta vestita di pizzo nero, reggiseno a balconcino (quarta abbondante), giarrettiere senza mutande.
Si mette a quattro zampe e lo accompagna direttamente in camera da letto.
Dopo aver miagolato si lecca le labbra e apre la bocca invitante.
Lo sventrapapere esce dalla tana fiero e scattante. oooh! Spontaneo “oooh” di ammirazione di lei che dice: “Oddio che bestia!. Mi ci stara’ dentro?”
Aperitivo alla bolognese (fellatio) di 10 minuti, senza orgasmo, con lei che mugola e gli prende le mani e se le mette sulla testa chiedendo di essere usata; primo orgasmo di lei, senza alcun contatto fisico.
Schiocco delle dita di lui e lei si alza in piedi. Altro schiocco: i (pochi) indumenti di lei cadono a terra.
rapporto sessuale per luiPrima penetrazione: lui sta in piedi e se la carica addosso. Lei spalanca gli occhi incredula di tanta virilita’. Lui la regge per un quarto con le braccia e per tre quarti con il pene. Durata 18 minuti, durante i quali lui la porta in giro per la casa e guarda qua’ e la’, tanto per ambientarsi.
Cambio posizione: alla pecorina, 25 minuti, con lei con i gomiti appoggiati al tavolo. Piatti e bicchieri che cadono a terra. Lei ha un orgasmo ogni 30-40 secondi, con ululati che confermano a tutto il condominio la possenza virile del vero maschio latino.
Cambio posizione: a terra, stile missionario e variante acrobatiche, totale 23 minuti. Lei si frattura un’ulna contro un mobile ma gode talmente tanto che non se ne accorge.
Altro cambio: smorzacandela, 36 minuti. Lei urla, si sente posseduta come non mai e implora di continuare.
Al quarantesimo orgasmo avviene il miracolo dell’eiaculazione femminile gridando di vedere la Madonna.
Va in cucina e si beve un paio di zabaioni e prende alcune fialette di carboidrati a rilascio immediato, per recuperare le forze.
E’ passata piu’ di un’ora di rapporto continuato e, nonostante la pausa, lei si scusa che “le brucia un po’”. Gli strizza l’occhiolino facendo intendere che ci sono anche altre strade disponibili.culo
Sodomia, 43 minuti: lei viene venti volte e lo implora di sculacciarla perche’ e’ una cattiva bambina. Le sculacciate vengono elargite mentre in Tv la sua squadra del cuore vince il derby 5-0.
Gran finale: pompino “stile gola profonda” sotto la doccia.
Fuochi di artificio e applausi fragorosi di tutti gli abitanti del quartiere.
Riposo del guerriero: birra doppio malto gelata mentre guarda i goal, lei in ginocchio distrutta e febbricitante di piacere gli sussurra che si e’ sentita scopata davvero per la prima volta in vita sua.
Lui di tutta risposta emette un rutto fragoroso che le spettina i capelli, lei si eccita e implora di poter eseguire una nuova fellatio, che le viene concessa con magnanimita’.
Dormita epocale con russata e scoreggie tonanti..

LA REALTA’ DEI FATTI

Si conoscono in discoteca dove praticano il Merengue di giovedi’ sera. Escono e adesso sono sulla FIAT Punto di lui ed iniziano a pomiciare.
Fiato di lui: 2 margarita e 2 tequila sunrise. Fiato di lei: 12 sigarette.
Praticamente una distilleria clandestina che lecca un portacenere.
Lui le mette le mani addosso, saltando accuratamente il collo per afferrarle con forza il seno; a lei non da’ propriamente fastidio, e ricambia vagamente con delle strofinate sulla coscia di lui.
Lui la crede eccitata, sbottona i pantaloni, le mette una mano dietro la nuca e cerca di spingerle la testa verso il basso. Il collo di lei diventa marmoreo, quanto quello di Mike Tyson mentre riceve un diretto.
Lui insiste poco, poi i crampi al bicipite gli fanno intuire che sia il caso di smettere e decide di pomiciare ancora un po’.
Illuminazione di lui: “Se gliela lecco io, lei non potra’ rifiutarsi di ricambiare”.
Lui scavalca i sedili, mette in folle col ginocchio ed e’ costretto a tirare il freno a mano di fretta per non finire in fondo al parcheggio.
Con il culo sposta lo specchietto retrovisore e col piede alza il volume dell’autoradio al massimo spostando automaticamente la frequenza su Radio Maria. Si becca quindi un rosarione a squadre con la stessa rumorosita’ di un jet in decollo.
Si fionda tra le gambe di lei e le alza la gonna. Cerca di infilarle la lingua da qualche parte, ma complice la cellulite a materasso e il tanfo di gnu in putrefazione il compito e’ arduo. Alla fine riesce a trovare qualcosa che a naso assomiglia a una vagina, ma la barba incolta nonche’ la palese inettitudine rendono l’esperienza scarsa.
Lei reagisce freddina, lui capisce che il pompino e’ ormai un miraggio.
Nuovo piano. Lui si alza con sguardo da mandrillo e estrae il portafoglio e cerca di tirar fuori un preservativo che non vede la luce del sole da anni.
Fallisce il primo tentativo di apertura del preservativo perche’ gli scivola sotto il sedile. Fallisce il secondo perche’ lui si mangia le unghie e non riesce ad aprire la bustina.
Lei in un momento di compassione gli apre il preservativo. Lui estrae fiero il suo membro. Lei lo guarda e gli passa il preservativo annunciando che non ha una manualita’ sufficiente per metterglielo. Dopo tre tentativi lui riesce a infilarsi il preservativo. Osserva fiero che gli arriva a meta’ senza capire che l’ha solo messo al contrario.
Lui si mette in qualche modo sopra di lei e inizia a pompare come un forsennato.
Lei lo lascia fare per una decina di secondi, poi gli fa notare che in realta’ non l’ha ancora penetrata. Inizia la penetrazione. Venti secondi intensissimi. Orgasmo di lui. Riposo del guerriero: lui ansima sudato sopra di lei. Lei infastidita cerca la manovella del finestrino per liberarsi dell’odore acre delle ascelle di lui.
Lui si rimette a posto, si controlla i capelli al finestrino, la guarda ed ha le palle di chiederle: “ti e’ piaciuto?”.
Romanticismo bruscamente interrotto dalla testa del guardiano notturno che spunta dal finestrino. Accensione del motore e sgommata veloce.
Gran finale: Lui si vanta con gli amici di aver rimorchiato una strafica e di essersela trombata per bene, Lei confessa all’amica del cuore di aver conosciuto un ragazzo carino ma non c’ha fatto niente perche’ non se la sentiva.