giovedì 11 giugno 2009

ZODIACO

Questo post sulla base di una mail che mi è arrivata tempo fa e che mi ha fatto sbellicare dalle risate...Come sono in realtà i segni zodiacali? Quali sono le loro vere peculiarità??? Buona lettura.... (il più delle volte è vero!)


ARIETE 3/21 – 4/20
Sei un vero pioniere e pensi che tutti gli altri siano dei deficienti; sei impaziente, hai un carattere orribile e te ne fotti dei consigli. Hai il dono di rompere le palle a chi ti trovi sulla tua strada. Sei un vero coglione! TORO 4/21 – 5/21
Sei una persona concreta e realista, hai una determinazione ferrea e sei un grande lavoratore, questo perché ci metti un sacco di tempo affinchè ti riescano bene le cose. I tuoi amici pensano che tu sia un testardo, in realtà sei solo un povero impedito.

GEMELLI 5/22 – 6/21
Sei di pensiero rapido e di mente sveglia, sei simpatico a tutti perché sei bisessuale. Normalmente ti aspetti molto in cambio di molto poco, questo ti rende un tirchio schifoso. I gemelli sono conosciuti per i loro impulsi incestuosi. Mi vergognerei ad essere dei gemelli!

CANCRO 6/22 – 7/22
Sei una persona che capisce i problemi degli altri, questo ti converte in una checca da paura. Lasci sempre i tuoi impegni per il giorno dopo, di conseguenza sarai un parassita per tutta la vita e non varrai mai nulla. Nelle carceri tutti sono del cancro
LEONE 7/23 – 8/23
Ti consideri un leader nato, però tutti pensano che sei un idiota. La maggior parte dei nati nel segno del leone sono invadenti, sei vanitoso e non tolleri le critiche, la tua arroganza dà nausea. Sei un grandissimo stronzo e preferisci masturbarti piuttosto che fare sesso.

VERGINE 8/24 – 9/23
Sei una persona organizzata e non sopporti il disordine, non ti pulisci mai il culo per non vedere la merda sulla carta igienica. La tua ossessione per la perfezione contagia, sei così freddo che spesso ti addormenti mentre scopi. I nati sotto il segno della vergine normalmente finiscono per fare i magnaccia.
BILANCIA 9/24 – 10/23
Hai grande talento artistico e qualche problemino con la realtà delle cose, vivi sulle nuvole. Se sei un uomo è possibile che tu sia un po’ “strano”, la maggioranza delle donne bilancia sono delle puttane, non hai nessuna possibilità di avere un buon lavoro o di guadagnare molti soldi. Tutti i nati sotto il segno della bilancia muoiono di malattie veneree.

SCORPIONE 10/24 – 11/22
Sei il peggiore! Sei una persona astuta per gli affari e di te non ci si può assolutamente fidare. Arriverai molto in alto grazie alla completa assenza di scrupoli e morale, sei il perfetto figlio di puttana. La maggioranza dei nati sotto il segno dello scorpione muoiono assassinati.
SAGITTARIO 11/23 – 12/21
Sei ottimista ed entusiasta, la completa assenza di talento ti obbliga a sperare nella fortuna, di conseguenza tutti i nati sotto il segno del sagittario sono dopati, alcolizzati o drogati. Nixon era sagittario, sei un patetico pezzo di merda che non sa nemmeno puzzare con stile.

CAPRICORNO 12/22 – 1/20
Sei una persona conservatrice e timorosa di affrontare la vita, sostanzialmente sei un leccaculo. Non è mai esistita una persona del capricorno che abbia avuto successo. Dovresti considerare la possibilità di cominciare a dormire per strada…

ACQUARIO 1/21 – 2/18
Sei di mente ingegnosa e creativa, contemporaneamente un grandissimo stronzo per giunta bugiardo. Commetti ripetutamente gli stessi errori perché sei un deficiente: è così accettalo!
Tutti pensano che sei un coglione, ti piace leccare il culo.
PESCI 2/19 – 3/20
Hai un’immaginazione vivace e spesso pensi che la CIA o l’FBI ti stiano pedinando. Non hai personalità e la gente muore dalle risate quando pretendi di importi; ti manca la fiducia in te stesso. Sarai un grandissimo succhia cazzi per tutta la vita.

La violenza contro le donne ci riguarda: prendiamo la parola e l’impegno come uomini


Inviata da Maurizio...leggetelo tutti...fa pensare...

“Assistiamo a un ritorno quotidiano della violenza esercitata da uomini sulle donne, con dati allarmanti anche nei paesi “evoluti” dell’Occidente democratico. Violenze che vanno dalle forme più barbare dell’omicidio e dello stupro, delle percosse, alla costrizione e alla negazione della libertà negli ambiti familiari, sino alle manifestazioni di disprezzo del corpo femminile. Una ricerca del Consiglio d’Europa afferma che l’aggressività maschile è la prima causa di morte violenta e di invalidità permanente per le donne fra i 16 e i 44 anni in tutto il mondo e tale violenza si consuma soprattutto tra le pareti domestiche.Siamo di fronte a una recrudescenza quantitativa di queste violenze oppure a un aumento delle denunce da parte delle donne? Resta il fatto che esiste ormai un’opinione pubblica e un senso comune, che non tollera più queste manifestazioni estreme della sessualità e della prevaricazione maschile. Chi lavora nella scuola e nei servizi sociali denuncia una situazione spesso molto critica nei comportamenti degli adolescenti maschi, più inclini delle loro coetanee a comportamenti violenti, individuali e di gruppo.Forse il tramonto delle vecchie relazioni tra i sessi basate su una indiscussa supremazia maschile provoca una crisi e uno spaesamento negli uomini che richiedono una nuova capacità di riflessione, di autocoscienza, una ricerca approfondita sulle dinamiche della nostra sessualità e sulla natura delle relazioni con le donne e con gli altri uomini.La rivoluzione femminile che abbiamo conosciuto dalla seconda metà del secolo scorso ha cambiato il mondo. Sono mutate prima di tutto le nostre vite, le relazioni familiari, l’amicizia e l’amore tra uomini e donne, il rapporto con figlie e figli. Sono cambiate consuetudini e modi di sentire. Anche le norme scritte della nostra convivenza registrano, sia pure a fatica, questo cambiamento.L’affermarsi della libertà femminile non è una realtà delle sole società occidentali. Il moto di emancipazione e liberazione delle donne si è esteso, con molte forme, modalità e sensibilità diverse, in tutto il mondo. La condizione della donna torna in modo frequente nelle polemiche sullo “scontro di civiltà” che sarebbe in atto nel mondo. Noi pensiamo che la logica della guerra e dello “scontro di civiltà” può essere superata solo con un “cambio di civiltà” fondato in tutto il mondo su una nuova qualità del rapporto tra gli uomini e le donne. Oggi attraversiamo una fase contraddittoria, in cui sembra manifestarsi una larga e violenta “reazione” contraria al mutamento prodotto dalla rivoluzione femminile. La violenza fisica contro le donne può essere interpretata in termini di continuità, osservando il permanere di un’antica attitudine maschile che forse per la prima volta viene sottoposta a una critica sociale così alta, ma anche in termini di novità, come una “risposta” nel quotidiano alle mutate relazioni tra i sessi. Un altro sintomo inquietante è il proliferare di mentalità e comportamenti ispirati da fondamentalismi di varia natura religiosa, etnica e politica, che si accompagnano sistematicamente a una visione autoritaria e maschilista del ruolo della donna. Queste stesse tendenze sono però attualmente sottoposte a una critica sempre più vasta, soprattutto – ma non esclusivamente – da parte femminile. In un contesto di insicurezza (in parte reale, in parte enfatizzata dai media e da settori della politica), di continua emergenza e paura per azioni terroristiche e per le contraddizioni provocate dalla nuova dimensione dei flussi di immigrazione, nel dibattito pubblico la matrice della violenza patriarcale e sessuale è stata spesso riferita a culture e religioni diverse dalla nostra. Molte voci però hanno insistito giustamente sul fatto che anche la nostra società occidentale non è stata e non è a tutt’oggi immune da questo tipo di violenza. E’ anzi possibile che il rilievo mediatico attribuito alla violenza sessuale che viene dallo “straniero” risponda a un meccanismo inconscio di rimozione e di falsa coscienza rispetto all’esistenza di questo stesso tipo di violenza, anche se in diversi contesti culturali, nei comportamenti di noi maschi occidentali.Si è parlato dell’esigenza di un maggiore ruolo delle istituzioni pubbliche, sino alla costituzione come parti civili degli Enti Locali e dello Stato nei processi per violenze contro le donne. Si è persino messo sotto accusa un ipotetico “silenzio del femminismo” di fronte alla moltiplicazione dei casi di violenza. Noi pensiamo che sia giunto il momento, prima di tutto, di una chiara presa di parola pubblica e di assunzione di responsabilità da parte maschile. In questi anni non sono mancati singoli uomini e gruppi maschili che hanno cercato di riflettere sulla crisi dell’ordine patriarcale. Ma oggi è necessario un salto di qualità, una presa di coscienza collettiva. La violenza è l’emergenza più drammatica. Una forte presenza pubblica maschile contro la violenza degli uomini potrebbe assumere valore simbolico rilevante. Anche convocando nelle città manifestazioni, incontri, assemblee, per provocare un confronto reale.Siamo sempre più convinti che un filo unico leghi fenomeni anche molto distanti tra loro ma riconducibili alla sempre più insopportabile resistenza con cui la parte maschile della società reagisce alla volontà che le donne hanno di decidere della propria vita, di significare e di agire la loro nuova libertà: il corpo femminile è negato con la violenza. E invece viene anche disprezzato e considerato un mero oggetto di scambio (come ha dimostrato il recente scandalo sulle prestazioni sessuali chieste da uomini di potere in cambio di apparizioni in programmi tv ecc.). Viene rimosso da ambiti decisivi per il potere: nella politica, nell’accademia, nell’informazione, nell’impresa, nelle organizzazioni sindacali. Lo sguardo maschile non vede ancora adeguatamente la grande trasformazione delle nostre società prodotta negli ultimi decenni dal massiccio ingresso delle donne nel mercato del lavoro. Proponiamo e speriamo che finalmente inizi e si diffonda in tutta Italia una riflessione pubblica tra gli uomini, nelle famiglie, nelle scuole e nelle università, nei luoghi della politica e dell’informazione, nel mondo del lavoro, una riflessione comune capace di determinare una svolta evidente nei comportamenti quotidiani e nella vita di ciascuno di noi.” Pensiamo che soprattutto nei casi di adolescenti (ma non solo) che questi atti disgustosi e inumani derivino indirettamente dai modelli propagandati dalle televisioni, che impongono sesso soldi e successo come (non)valori da raggiungere a qualsiasi costo.
Bisognerebbe far capire che il sesso senza amore e ottenuto con la violenza è una cosa terribile, nemmeno lontanamente paragonabile alla meravigliosa bellezza dell'Amore vero (che si fa in due, ed è un atto di condivisione e non di forza di uno sull'altra/o...)
Il sesso lascia solo vuoto, l'amore riempie il cuore e la vita,chi fa sesso non è vincente, il vero vincente è chi fa l'amore!!!