domenica 1 febbraio 2009

LAMBRUSCO DI SORBARA



Cari amici,
come promesso ecco il vino che abbiamo scelto per voi in abbinamento al nostro piatto domenicale:

Il nostro caro LAMBRUSCO.

Andando alla ricerca dell'etimologia della parola "Lambrusco" si viene catapultati in una leggenda che nobilita il nome stesso del vigneto rendendolo addirittura "divino". Infatti si narra che mentre imperversava la guerra tra Modena e Bologna per la Secchia rapita, Venere Bacco e Marte si riunirono in un'antica osteria di Modena per escogitare un piano d'azione in aiuto ai Modenesi. Bacco quindi ordinò vino locale e l'oste chiese, se lo gradiva dolce o un pò bruschetto e la risposta fu: "L'am bròesch...". Da qui appunto il nome Lambrusco. Inoltre da "impolverate" note ritrovate, riguardanti partite di vino destinate alla corte degli Estensi (1693 d.C.) emerge come il vitigno maggiormente in uso in quel periodo risultava essere quello di Sorbara.

Zona di produzione: Emilia
Colore: rosso rubino intenso
Profumo: violetta molto persistente, ribes rosso.
Gusto: secco, pieno, ricco di carattere.
Gradazione: 11°
Temperatura: la giusta temperatura di servizio è di 12°-14°
Bicchiere: calice di cristallo trasparente.
Abbinamenti: vino rosso molto eclettico,sicuramente con salumi e con la classica cucina emiliana.

Il nostro preferito in assoluto è: La Corte degli Attimi, vitigno Fiorini.

I PASSATELLI EMILIANI




Ingredienti (per 4 persone)

Per l’impasto:3 uova, 200gr. Parmigiano Reggiano, 200gr.

Pane grattato, la buccia di 1/2 limone grattugiata,

3 cucchiai di farina,

noce moscata q.b.

Per il brodo:

In una pentola, in 4-5 litri di acqua fredda, mettere ¼ di gallina, un pezzo di manzo, un osso di bue, un pezzo di cipolla, un gambo di sedano, una carota, tre dadi, due pomodori. Far bollire per due ore. Togliere la carne e le verdure e passare il brodo con un colino in un altro recipiente un po’ largo.


Preparazione

Poni il pane grattato a fontana e riempi al centro della buca le uova; aggiungi il parmigiano, una grattata di noce moscata, la scorza del limone, un mestolino di brodo, sale e pepe dosati. Cerca di amalgamare con le mani gli ingredienti fino a far raggiungere all’impasto una certa compattezza; intanto porta ad ebollizione il brodo. Fai riposare l’impasto almeno cinque minuti.Passa l’impasto a tocchetti nello schiaccia patate e ricava i passatelli lasciandoli cadere direttamente nel brodo bollente. (se si ha il ferro dei passatelli usare quello) Bisogna farli cuocere fino a quando affioreranno in superficie.
Servi la minestra ben calda, aggiungendo a piacere in ogni piatto un po’ di parmigiano grattugiato.

Tra i tanti piatti tipici dell'Emilia (soprattutto la zona di Reggio Emilia)la minestra in brodo più caratteristica, più originaria, più emiliana è quella dai passatelli, sicuramente una delizia per il palato che vale la pena imparare a cucinare.Questa particolare bontà nasce da un impasto di uova, formaggio, pane raffermo grattugiato, noce moscata, eseguiti con l'apposito ferro da passatelli. Infatti, per preparare i passatelli sarebbe necessario usare un attrezzo particolare, il "ferro per i passatelli", difficilmente reperibile al di fuori della Emilia Romagna. In alternativa, è però possibile utilizzare con buonissimi risultati uno schiacciapatate a fori grossi.

BUON APPETITO!

Alice