E' lunedì e come sempre le farfalline non mancano di racconatare dei Miti Intramonabili, oggi si parla della "Divina"...
Greta Garbo nasce a Stoccolma il 18 settembre 1905.La Divina, ma la meno diva di tutte. Non sopportava lo "Star System", a cui non si piegò mai, detestava la pubblicità, odiava le interviste. Non sopportava la vita mondana e seppe proteggere con caparbietà la sua vita privata fino alla fine. Proprio la sua riservatezza, quel qualcosa di misterioso che la circondava e la sua bellezza senza tempo, fecero nascere la leggenda Garbo.Greta Gustafsson arriva nel 1925 a Hollywood da Stoccolma dove è nata e vissuta lavorando come commessa in un grande magazzino. La svolta arriva dopo aver posato per alcune foto e film pubblicitari, che la fanno notare e che le fruttano nel 1922 una piccola parte in un film comico. Iscrittasi all'Accademia di Arte Drammatica, fu notata dal regista M. Stiller, che ne fece la protagonista della Leggenda di Gösta Berling (1923), suggerendole il nome d'arte con cui sarebbe diventata famosa.Dopo un film in Germania (La via senza gioia, 1925), si recò con Stiller a Hollywood, interpretando nel 1926 due film, Il Torrente e La tentatrice.I film , di contenuto mediocre, girati in questi anni, la vedono protagonista in ruoli, sempre più spesso stereotipati, di seduttrice fatale, misteriosa, altera e irraggiungibile, e contribuiscono in modo determinante a creare il mito della "Divina". La bellezza gelida dai tratti enigmatici, il temperamento eccentrico e l'innegabile talento drammatico, esaltato dai ruoli creati apposta per lei, resero duraturo il suo mito, scrivendo il suo nome nel firmamento hollywoodiano.Interpreta un film dopo l'altro: quattordici in tre anni. La tentatrice, La carne e il diavolo, La donna misteriosa sono alcuni titoli.Il suo primo film sonoro è Anna Christie (1930). I ruoli che le vengono proposti sempre più uguali a se stessi, cominciano a starle stretti, il cliché a cui si uniforma giocoforza le diventa intollerabile, anche se continua a dare splendide prove di recitazione. Sono di questo periodo, in cui la sua fama è ormai consacrata a livello mondiale, La regina Cristina, Anna Karenina, Margherita Gautier, Mata Hari, Maria Walewska, in cui da il meglio di se, nonostante l'ordinarietà della sceneggiatura e soprattutto la presenza dei suoi partner che non sono all'altezza della sua recitazione, intensa, moderna quasi ispirata.Nel 1939 il regista Lubitsch cerca di valorizzarla maggiormente sul piano artistico, e le affida il ruolo della protagonista in Ninotchka, ma scoppiata la guerra, l'insuccesso di Non tradirmi con me (Two Faced Woman), di Cukor (1941) l'indusse nel 1941, a soli 36 anni ad abbandonare per sempre il cinema, in cui è tuttora ricordata come il prototipo leggendario della diva e come un eccezionale fenomeno di costume.Greta Garbo muore a New York, il 15 aprile del 1990, all'età di 85 anni.
Nessun commento:
Posta un commento