da corriere.it
Arriva la stretta sui giovani alla guida,costretti a zero alcol e bassa velocità
Finito l'esame in commissione alla Camera. Quindici anni di carcere a chi, ubriaco, causa incidenti mortali
ROMA - Questa volta la tolleranza zero non è solo un modo di dire. Prima di mettersi al volante i giovani fino a 21 anni, ma anche chi ha preso la patente da meno di tre anni e tutti gli autisti di camion e autobus, non potranno bere nemmeno un sorso di birra. Per loro il livello di alcol consentito nel sangue non sarà più di 0,5 grammi per litro, come oggi previsto dalla legge. Ma zero, zero assoluto, nemmeno un bicchierino. «O bevi o guidi», riassume Silvano Moffa (Pdl), relatore del disegno di legge che ieri ha tagliato il suo primo traguardo parlamentare, con la fine della discussione nella commissione Trasporti della Camera. Non è ancora legge ma potrebbe diventarlo prima dell’estate. C’è accordo fra maggioranza ed opposizione, e questo potrebbe far saltare il passaggio in Aula con il via libera direttamente in commissione, per poi procedere ad un rapido esame al Senato.
Alcol zero, dunque. E non è l’unica misura contro la guida in stato d’ebbrezza che tante morti fa il sabato sera e non solo. Chi provoca un incidente mortale dopo aver bevuto, o dopo aver preso droghe, rischierà fino a 15 anni di carcere oltre al ritiro della patente e al sequestro dell’auto. Anche i minorenni sono avvertiti: chi viene pizzicato a guidare un motorino dopo aver bevuto non pagherà solo una multa. Come punizione aggiuntiva, potrà prendere la patente per la macchina più tardi dei suoi amici: a 19 anni, se il livello di alcol nel sangue era inferiore a 0,5, addirittura a 21 anni se superava quella soglia. Per i neopatentati, fino a tre anni, scendono ancora i limiti di velocità: da 100 a 90 chilometri orari in autostrada e da 90 a 70 sulle extraurbane. Ma oltre che su giovani ed alcol nel disegno di legge - frutto delle proposte di 17 parlamentari di tutti i partiti - ci sono altre novità importanti. Una stretta sull’uso degli autovelox, ad esempio. I vigili urbani li potranno utilizzare sulle autostrade e sulle strade a scorrimento veloce che passano sul territorio comunale ma non più sulle strade normali. Un modo per frenare i Comuni dalla voglia (diffusa) di far cassa con le multe. Non è la prima volta che si tenta di mettere un freno agli autovelox: una misura simile era stata approvata quattro anni fa sempre dalla Camera. Venne poi cancellata per le pressioni sotterranee dei Comuni che vedevano a rischio una preziosa fonte di reddito. Difficile pensare che in tempo di crisi non si faranno sentire di nuovo.
C’è poi una nuova versione dei dottori-spia, anche se stavolta gli immigrati non c’entrano. Se vengono a sapere che un loro paziente ha una malattia che può creare problemi alla guida, i medici dovranno darne «comunicazione scritta e riservata» al ministero dei Trasporti. A quel punto scatterà la visita per la revisione della patente. Sui limiti di velocità multe più salate ma meno severità sui punti: chi li supera di almeno 40 chilometri orari pagherà fino a 2 mila euro, il doppio di oggi, ma perderà sei punti invece di dieci. Ci sono anche novità che rendono meno severo il codice. Dimezzata la multa per le moto e gli scooter parcheggiati sui marciapiedi, fenomeno già oggi largamente tollerato e purtroppo diffuso: il massimo non sarà più di 155 ma di 92 euro. Il foglio rosa potrà essere richiesto a 17 anni ma a patto di avere già la patente per gli scooter 125 e di essere accompagnato al volante da chi ha la patente da almeno 10 anni. La targa, come avviene già oggi per i ciclomotori, diventerà personale e non più legata alla macchina. Una novità anche per i ciclisti: dovranno indossare il giubbetto catarifrangente quando pedalano di notte e, in galleria, anche di giorno.
RAGAZZI NON SI SCHERZA VERAMENTE PIU'...BISOGNA FARE ATTENZIONE E NON ESAGERARE
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento