Fin dai tempi antichi, hanno sempre rappresentato la leggerezza, la metamorfosi e lo spirito libero dell'uomo.
Egizi: Le farfalle venivano caricate di profondo significato simbolico, rappresentavano lo spirito che lascia il defunto. Ciò che più colpiva di questi insetti era proprio il mutare di forme, pur nell’unicità dell’essere, durante i tre stadi vitali: una trasformazione dopo l’altra, il bruco vermiforme muore nell’immobile crisalide la quale rinasce nella farfalla adulta, capace di volare ed alzarsi sopra le cose terrene.
Greci:Anche per i Greci esisteva il collegamento simbolico farfalla spirito: l’antico termine psyche veniva usato per indicare sia l’anima sia le farfalle; nekydallos, parola che designava la crisalide, racchiude in sé la radice nekys, cioè "morte", forse per ricollegarsi alla morte in divenire delle pupe.
Romani:Gli antichi Romani usavano invece il termine "animula" che testimonia, una volta di più, il profondo connubio tra farfalle e spiritualità.
Russia:Ancora oggi in Russia, per indicare le farfalle, è utilizzato il dialettale dushichka, che letteralmente significa "animuccia".
Cristiani:Per la religione cristiana, la farfalla è il simbolo dell'anima e rappresenta la leggerezza e l'incostanza. Nell'iconografia rappresenta anche la resurrezione, in quanto esce viva e perfetta dalla crisalide.
Nativi Americani:La farfalla è il simbolo del processo di trasformazione che porta verso le cose d'ordine superiore.
Giappone ed Oriente:La farfalla rappresenta la femminilità e l'armonia delle cose.
Tra storia e leggenda:
C'era una volta, un giardino magico, dove le farfalle volavano sprigionando tutta la loro bellezza. La leggenda narra che trasformavano in diamanti e cose preziose tutto ciò che toccavano. Si mostravano agli uomini solo in primavera, ma era possibile vederle solo per un attimo, perché si era subito abbagliati dai riflessi delle loro ali.
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