domenica 22 febbraio 2009

...SANDRONE, LA MASCHERA DI MODENA...

Stamattina in centro a Modena è iniziata la parata e la festa per il CARNEVALE!!!!!
A ghè un casèin in gir a Mòdna....!

Sandrone (Sandróun in modenese) è la maschera tradizionale della città di Modena.

L'origine del personaggio
Sandrone, rappresenta il contadino del passato, rozzo, ma furbo e scaltro. È portavoce del popolo più umile e maltrattato, eternamente affamato e sempre in cerca di stratagemmi per sbarcare il lunario. Nel 1840 "prende moglie", compare cioè anche la figura della moglie Pulonia e ben presto la famiglia si completa con il figlio Sgorghiguelo; si è formata la famiglia Pavironica.
Queste maschere furono inizialmente solo dei burattini. Dalla fine dell'800 esse vennero impersonate da attori (tutti maschi, anche la Pulonia). Vestono alla foggia dei popolari del '700: giacca di velluto a coste marrone, pantaloni al ginocchio della stessa stoffa, calze a righe trasversali bianche e rosse, gilet a fiori e robusti scarponi da contadino. Sandrone porta una parrucca con capelli piuttosto lunghi, coperti in parte da una specie di cuffia da notte di lana bianca che termina con un fiocco. Suo figlio ha una parrucca rossiccia e un berretto marrone con visiera. La Pulonia indossa una cuffia bianca, un vestito lungo fino alla caviglia disegnato a fiori vivaci. Porta un grembiule bianco, ai piedi scarpette di vernice nera con vistose fibbie, e in testa, una parrucca bianca a boccoli.
Le tre maschere, da oltre un secolo, allietano i modenesi e sono il simbolo del Carnevale Modenese; secondo la tradizione (tenuta in vita dalla Società del Sandrone), ogni anno il giovedì grasso Sandrone e famiglia arrivano alla stazione di Modena dal paesino immaginario Bosco di Sotto. Da lì sfilano in una parata che ha come punto di arrivo Piazza Grande, dove i modenesi si affollano per assistere al tradizionale sproloquio, il discorso che i tre pronunciano dal balcone del Palazzo Comunale, rigorosamente in dialetto modenese, ricco di commenti arguti sulla vita cittadina e bonarie critiche all'amministrazione locale.

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