La nostra relazione non poteva continuare in quel modo, in equilibrio sulla punta di un coltello. Prima o poi saremmo caduti, da una parte o dall'altra della lama, e ciò dipendeva esclusivamente dalle sue scelte, o dai suoi istinti. Io avevo preso una decisione prima ancora di rendermene conto razionalmente ed ero pronta a rispettarla fino in fondo. Perché niente era per me più terrificante, più straziante, del pensiero di allontanarmi da lui...
La tua ora è suonata quando ti ho conosciuta.
Ora che sapevo del mio segreto pauroso non potevo fare niente. Perché quando pensavo ad Edward, alla sua voce, al suo sguardo ipnotico, al magnetismo della sua personalità, non desideravo altro che trovarmi accanto a lui.
E così il leone si innamorò dell'agnello.
"Non hai fame?", chiese lui, distrattamente. "No". Non mi andava di dirgli che ero a stomaco pieno... di farfalle.
Non ho mai pensato a come sarebbe stata la morte, ma morire per qualcuno che si ama è un bel modo per morire.
"Prima o poi capirò", lo avvertii. "Meglio che non ci provi." Era tornato serio. "Perché?" "E se non fossi il supereroe? Se fossi il cattivo?" Sorrise.
Se ci sei tu, non ho bisogno del paradiso.
Lui si allontanò di scatto, liberandosi senza difficoltà dalla mia presa. "Accidenti Bella" sbottò ansimante "tu mi vuoi morto, altroché!" Mi piegai in avanti, appoggiandomi alle ginocchia per non perdere l'equilibrio. "Tu sei indistruttibile", sussurrai, senza fiato. "Lo credevo anche io, prima di conoscerti"
"Ti amo" disse "è una giustificazione banale per quanto faccio, ma sincera".
Il resto del mondo non mi interessa, se non ci sei tu.
A volte capita di trascinare il coraggio fino al punto in cui diventa pazzia.
Ecco, tu sei esattamente la mia qualità preferita di eroina.
"Quante volte" chiesi disinvolta.
"Come? " Sembrava l'avessi distolto da chissà quale catena di pensieri.
Non mi voltai. "Quante volte sei venuto qui? ".
"Vengo a trovarti quasi tutte le notti".
Mi voltai di scatto, stupita: "Perché?"
"Sei interessante quando dormi". Lo diceva come se niente fosse. "Parli nel sonno".
"No! " sbottai, rossa di vergogna fino ai capelli.
Era dispiaciuto, glielo leggevo negli occhi. "Sei tanto arrabbiata con me?"
"Dipende! " Mi sentii come se qualcuno mi avesse rubato l'aria.
Aspettò che chiarissi.
"Da... " mi sollecitò dopo un po'.
"Da quel che hai sentito! " strillai.
All'istante, in silenzio si materializzò al mio fianco e mi prese le mani con delicatezza.
"Non essere così sconvolta" Si chinò su di me e da pochi centimetri di distanza mi fissò negli occhi.
Ero imbarazzata, e cercai di distogliere lo sguardo.
"Ti manca tua madre" sussurrò.
"E che altro?" Sapeva dove volevo arrivare.
"Hai pronunciato il mio nome" ammise.
Sospirai, rassegnata: "Tante volte?"
"Quante sarebbero precisamente - tante-?"
"Oh, no! " chinai la testa.
"Non prendertela con te stessa" mi sussurrò in un orecchio. "Se fossi capace di sognare, sognerei te. E non me ne vergogno".
Ragazze leggete questo libro...non è un consiglio, ma un ordine!!!
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Sono capitata di qui per caso, in cerca di frasi del libro per non dovermi mettere a ricopiarle :) e confermo è davvero fantastico!!! Ma il film non gli rende giustizia!
RispondiEliminaDopo 3 metri sopra il cielo, siamo tornate a sognare con Edward e Bella, in fondo non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per queste cose...Cmq sì, il film non gli rende giustizia!!!
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