Secondo una ricerca le variazioni degli ormoni femminili influenzano la propensione all'acquisto (allora io ho il ciclo tutto il mese x 12 mesi all'anno)
Cara hai mica le mestruazioni? Questa è la tipica domanda che l'uomo rivolge alla donna a fronte di un certo nervosismo, chiamando in causa il ciclo perchè notoriamente gli ormoni possono influire su molti aspetti caratteriali.
Nervosismo e irritabilità non sono però le uniche conseguenze degli ormoni.
Secondo gli psicologi inglesi, infatti, circa dieci giorni prima dell'arrivo del ciclo la donna subisce un cambiamento ormonale. E per reagire alle emozioni negative che questo nuovo assetto comporta le signore tendono a spendere più del solito. Un po' per consolarsi e coccolarsi e un po' perchè lo shopping «terapeutico» è anche mirato a migliorare il proprio aspetto e a rendere omaggio alla propria femminilità, affinando le armi della seduzione.
Secondo Karen Pine, che ha guidato lo studio e che presenterà la sua ricerca al British Psychological Society meeting di Brighton, il periodo in cui la propensione allo shopping è ai massimi livelli coincide con la seconda fase del ciclo ed è dunque immediatamente successivo all'ovulazione. Scientificamente viene denominata fase luteale (poichè a livello ovarico si registra la presenza del corpo luteo) e combacia con una fluttuazione degli ormoni che controllano le emozioni e le inibizioni. Ecco dunque il motivo per cui delle 443 donne tra i 18 e i 50 anni intervistate dall'équipe della professoressa Pine sulle abitudini d'acquisto, i due terzi di coloro che erano in fase luteale hanno dichiarato di essere cadute in preda a un attacco di shopping compulsivo, mentre più della metà delle «luteali» ha sforato considerevolmente rispetto al budget stabilito.
La causa di questa attitudine superiore alle compere nel periodo successivo all'ovulazione non ha solo una valenza consolatoria rispetto a una tendenza fisiologica alla malinconia e alla tristezza, ma è anche da ricercare in un istinto seduttivo quasi ancestrale. La donna nel periodo che precede le mestruazioni è naturalmente portata a coltivare il proprio fascino. E quale metodo migliore che investire in gioielli, creme e vestitini maliziosi?
Secondo Karen Pine, che ha guidato lo studio e che presenterà la sua ricerca al British Psychological Society meeting di Brighton, il periodo in cui la propensione allo shopping è ai massimi livelli coincide con la seconda fase del ciclo ed è dunque immediatamente successivo all'ovulazione. Scientificamente viene denominata fase luteale (poichè a livello ovarico si registra la presenza del corpo luteo) e combacia con una fluttuazione degli ormoni che controllano le emozioni e le inibizioni. Ecco dunque il motivo per cui delle 443 donne tra i 18 e i 50 anni intervistate dall'équipe della professoressa Pine sulle abitudini d'acquisto, i due terzi di coloro che erano in fase luteale hanno dichiarato di essere cadute in preda a un attacco di shopping compulsivo, mentre più della metà delle «luteali» ha sforato considerevolmente rispetto al budget stabilito.
La causa di questa attitudine superiore alle compere nel periodo successivo all'ovulazione non ha solo una valenza consolatoria rispetto a una tendenza fisiologica alla malinconia e alla tristezza, ma è anche da ricercare in un istinto seduttivo quasi ancestrale. La donna nel periodo che precede le mestruazioni è naturalmente portata a coltivare il proprio fascino. E quale metodo migliore che investire in gioielli, creme e vestitini maliziosi?
Ma se gli STUDIOSI invece di scrivere ste cazzate facessero altro, no?????????
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