Nella ripresa economica del dopoguerra, si occupò della gestione della ditta paterna; nel 1949 sposò Jackie Witte e decise di intraprendere la carriera cinematografica; dal matrimonio nacquero tre figli: Scott Allan (23 settembre 1950), Susan Kendall (21 febbraio 1953) e Stephanie (1954). L'unico maschio, Scott, morì il 20 novembre 1978 per overdose.
Dopo aver frequentato per meno di un anno la scuola d'arte drammatica della Yale University, si iscrisse all'Actor's Studio di New York e debuttò nel 1953 in teatro a Broadway in Picnic, opera poco dopo resa famosa da un omonimo film.
Il 1954 segnò il suo esordio cinematografico ne Il calice d'argento, ma la sua interpretazione non raccolse grandi lodi. Il The New Yorker, ad esempio, scrisse di lui: "recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali". Due anni più tardi fu meglio accolta la sua interpretazione del pugile Rocky Graziano in Lassù qualcuno mi ama, che lo impose all'attenzione di critica e pubblico.
Il 29 gennaio 1958, a Las Vegas, convolò in seconde nozze con l'attrice Joanne Woodward, con la quale rimase sposato fino alla morte; insieme ebbero tre figlie: Elinor "Nell" Teresa (8 aprile 1959), Melissa "Lissy" Stewart (17 settembre 1961), e Claire "Clea" Olivia (1965). Lo stesso anno la Woodward riceveva il suo premio Oscar come migliore attrice per il suo ruolo in La donna dai tre volti e recitava con il marito in Missili in giardino e La lunga estate calda: avrebbero interpretato ancora insieme i film Dalla terrazza (1960), Paris Blues (1961), Il mio amore con Samantha (1963), Indianapolis, sfida infernale (1969), Un uomo oggi (1970), Detective Harper: acqua alla gola (1975, sequel di Detective's Story una decina di anni dopo), Mr. and Mrs. Bridge (1990) e la miniserie televisiva Empire Falls (2005), mentre Newman diresse poi la moglie da regista nei film La prima volta di Jennifer (1968), Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilde (1972), Harry & Son (1984), Lo zoo di vetro (1987) e nell'adattamento televisivo del testo teatrale The Shadow Box (1980).
Tra la fine degli anni cinquanta e la metà degli anni settanta fu protagonista di alcuni fra i più grandi successi della storia di Hollywood (La gatta sul tetto che scotta, Lo spaccone, Hud il selvaggio, Intrigo a Stoccolma, Il sipario strappato, Nick mano fredda, Butch Cassidy, La stangata, L'inferno di cristallo), diventandone una delle stelle più famose di sempre, al punto da essere spesso definito una "leggenda del cinema".
Gli fu assegnato l'Oscar alla carriera nel 1986 e, nel 1987, vinse quello al miglior attore protagonista per Il colore dei soldi, sequel dello Spaccone.
Non ritirò personalmente il premio, avendo deciso di non presenziare la cerimonia, tante erano state le volte in cui era stato candidato e mai premiato.
Una sua grande passione sono state le corse automobilistiche: nel 1979 partecipò con una sua scuderia alla 24 ore di Le Mans, con una Porsche 935 guidata insieme a Rolf Stommelen e Dick Barbour che si classificò seconda. In seguito corse lungamente per il Bob Sharp Racing Team, al volante per lo più di auto Nissan; fu anche testimonial per questa marca.
Nel 1995 vinse la 24 Ore di Daytona per la classe GT1, risultando il più anziano pilota di un team vincente per la competizione; l'orologio vinto è stato battuto all'asta nel 1999 e venduto per 39.000 dollari donati in beneficenza.
Insieme a Carl Haas, nel 1983 ha costituito la Newman/Haas/Lanigan Racing, per corse in formula Indy, mentre per le corse nel Champ Car Atlantic Championship ha fondato insieme a Eddie Wachs la Newman Wachs Racing, le cui vicende sono narrate nel film-documentario Super Speedway.
Nel 1995 vinse la 24 Ore di Daytona per la classe GT1, risultando il più anziano pilota di un team vincente per la competizione; l'orologio vinto è stato battuto all'asta nel 1999 e venduto per 39.000 dollari donati in beneficenza.
Insieme a Carl Haas, nel 1983 ha costituito la Newman/Haas/Lanigan Racing, per corse in formula Indy, mentre per le corse nel Champ Car Atlantic Championship ha fondato insieme a Eddie Wachs la Newman Wachs Racing, le cui vicende sono narrate nel film-documentario Super Speedway.
In Italia, l' attore è venuto solo per una volta nel 1988, per inagurare la sezione italiana della fondazione "Dynamo Camp" nel 2006 a Limestre, in provincia di Pistoia e per partecipare a due programmi di Canale 5 a Il pranzo è servito con Corrado e al Raffaella Carrà Show con Raffaella Carrà.
Il 31 luglio 2008 è stata data ufficialmente notizia di una diagnosi di cancro ai polmoni, effettuata dallo Sloan-Kettering Cancer Center di New York, uno dei maggiori centri negli Usa per la lotta ai tumori. Secondo il Sun e altre testate, l'attore sarebbe vissuto solo poche settimane, dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia presso il Weill Cornell Medical Center di New York. Dopo aver scelto di smettere le cure, si è ritirato a vita privata per passare gli ultimi giorni di vita con la famiglia. Il 26 settembre 2008 l'attore è morto all'età di 83 anni nella sua casa di Westport (Connecticut).
Di seguito vi metto la trama di uno dei miei film preferiti "La gatta sul tetto che scotta", interpretato da un BELLISSIMO Paul Newman, accompagnato da una STUPENDA Liz Taylor..
Trama:
Una notte, sul tardi, Brick Pollitt (Paul Newman) posiziona le barriere di corsa ad ostacoli lungo lo stadio, ricordando i tempi in cui era un giocatore di rugby. Benché sia ubriaco, decide di effettuare il percorso, ma cade, procurandosi una ferita che lo constringerà a portare le stampelle. Lui, insieme a sua moglie, Maggie "la Gatta" (Elizabeth Taylor), è in visita dai suoi genitori nella loro casa, nel Mississippi, per festeggiare il 65° compleanno di suo padre, Harvey "Big Daddy" (Burl Ives). Depresso, Brick decide di trascorrere le sue giornate dentro casa, bevendo, resistendo impassibile all'affetto di sua moglie ed alle sue critiche riguardo l'eredità del padre.
Harvey, di ritorno dall'ospedale, è malato di cancro, ma egli non è al corrente poiché la famiglia ed i dottori rifiutano di parlargliene; neanche sua moglie, Ida "Big Mama", sa del suo male incurabile. Maggie prega continuamente suo marito di prendersi cura della salute di suo padre, ma Brick si rifiuta testardamente. Quando Harvey si arrabbia con Brick perché alcolizzato, gli domanda il motivo della sua ostinazione, ma lui, arrabbiato, non risponde.
La ragione alla base della depressione di Brick è da ricercare in punto molto indietro nel tempo, quando lui ed il suo amico Skipper giocavano nella stessa squadra di rubgy. Brick, quando sposò sua moglie, sperava di avere dei desideri sessuali con Skipper. Brick è convinto che il suicidio di Skipper sia stata una sua colpa, e ciò l'ha portato in una profonda depressione ed a bere. Più tardi, Harvey prova ad eliminare la menzogna tra lui e Brick, ma quando viene a sapere che ha meno di un anno di vita a causa del cancro, decide di lasciare la sua eredità a Maggie, perché "è viva" e Brick, superati i suoi problemi famigliari e coniugali, riconosce l'affetto che Maggie ha per lui.
Harvey, di ritorno dall'ospedale, è malato di cancro, ma egli non è al corrente poiché la famiglia ed i dottori rifiutano di parlargliene; neanche sua moglie, Ida "Big Mama", sa del suo male incurabile. Maggie prega continuamente suo marito di prendersi cura della salute di suo padre, ma Brick si rifiuta testardamente. Quando Harvey si arrabbia con Brick perché alcolizzato, gli domanda il motivo della sua ostinazione, ma lui, arrabbiato, non risponde.
La ragione alla base della depressione di Brick è da ricercare in punto molto indietro nel tempo, quando lui ed il suo amico Skipper giocavano nella stessa squadra di rubgy. Brick, quando sposò sua moglie, sperava di avere dei desideri sessuali con Skipper. Brick è convinto che il suicidio di Skipper sia stata una sua colpa, e ciò l'ha portato in una profonda depressione ed a bere. Più tardi, Harvey prova ad eliminare la menzogna tra lui e Brick, ma quando viene a sapere che ha meno di un anno di vita a causa del cancro, decide di lasciare la sua eredità a Maggie, perché "è viva" e Brick, superati i suoi problemi famigliari e coniugali, riconosce l'affetto che Maggie ha per lui.
Nessun commento:
Posta un commento